Negli ultimi anni, con la crescente importanza della comunicazione aziendale tra i fattori di successo di molte realtà lavorative, il social media marketing è diventato una delle attività più importanti nella pubblicizzazione delle aziende, e quindi nella loro percezione da parte dei consumatori.
Ecco i peggiori errori da evitare sui social network e perché non è il caso di improvvisarsi Social Media Manager ma è bene affidarsi a professionisti.
Gli errori del social media marketing
La sempre maggior diffusione dell’utilizzo dei social network ha stimolato lo sviluppo di particolari competenze che culminano nella figura del social media manager, accompagnato però dall’erronea idea che si tratti di una mansione affidabile a qualunque giovinastro dotato di pc e connessione internet. La verità è che gestire le pagine social delle aziende, anche (e forse soprattutto) di quelle più piccole, non è facile come sembra. Quali sono i principali errori da principianti?
1. Non costruire una strategia a priori
Proprio a causa dell’idea che gestire i social media sia cosa semplice, alcune aziende tendono ad affrontare la questione senza preparare un piano d’attacco . Questo risulta evidente sia nella tattica di pubblicazione dei contenuti, vista la mancanza di un piano editoriale ben strutturato, ma anche nei particolari apparentemente più irrilevanti:
- L’uso di hashtag in maniera casuale, senza conoscerne funzione e utilità;
- Il crossposting selvaggio, che non tiene conto delle caratteristiche di ogni social media;
- Grammatica e sintassi che lasciano molto a desiderare;
- Grafiche poco accattivanti o proprio brutte.
2. Non allineare la brand identity alla comunicazione
Un altro grave errore commesso dai non addetti ai lavori è il disallineamento tra l’identità del brand e il tone of voice impiegato nella comunicazione.
Se gestisci una pagina istituzionale, non puoi rivolgerti ai tuoi utenti in modo troppo informale o colloquiale, o rischi di perdere credibilità. Viceversa, se ti occupi di una pagina musica trap e dài del Lei ai tuoi follower, risulti ridicolo e fuori posto. Le tue pagine social devono quindi rispecchiare la realtà lavorativa che rappresentano, e non solo dal punto di vista del tono di voce ma anche di altri dettagli, come i colori, le grafiche e i prodotti o servizi che offri (vedi punto 4).
3. Sottovalutare l’importanza della policy
Quando si fa comunicazione, di qualsiasi tipo, è fondamentale stabilire una policy da seguire, a maggior ragione in contesti formali o potenzialmente problematici.
Ad esempio: come gestisci i commenti negativi? Certamente insultare i tuoi utenti è una mossa azzardata e controproducente, ma anche ignorare questi commenti può riverlarsi sbagliato. Una critica su una pagina social è uno dei modi più immediati per ottenere dei feedback sul lavoro dell’azienda, e un ottimo spunto per capire come sistemare le cose.
4. Valutare il successo secondo parametri sbagliati
Parametri come il numero complessivo di like alla pagina, le visualizzazioni di un video o il numero di commenti di un post sono poco rilevanti nella maggior parte dei contesti social. Meglio concentrarsi su KPI quali il tasso di conversioni, il traffico social, il tasso di risposte, ecc.
5. Dimenticare che si ha a che fare con le persone
Ricorda che, seppure attraverso la barriera del social network, quando comunichi sei una persona (o un team di persone) che si rivolge ad altre persone. Come in ogni interazione sociale, ciò che conta davvero sono l’ascolto, e il rispetto reciproco.
Se sei d’accordo con questi 5 punti ti consigliamo di dare un’occhiata al nostro servizio di social media marketing e richiedere tutte le informazioni di cui hai bisogno.