Hai un e-commerce ottimizzato in ottica SEO ma non stai ottenendo i risultati che speravi? Forse i tuoi potenziali clienti non trovano le informazioni che cercano sul tuo sito, oppure è l’algoritmo stesso dei motori di ricerca che in qualche modo ti penalizza.
Una strategia SEO, per quanto buona, può rivelarsi non abbastanza efficace a causa di piccoli errori che si traducono in grossi svantaggi. Ecco alcuni di questi errori e come evitarli.
1. Descrizioni prodotto poco efficaci o inesistenti
Nella maggioranza dei casi, i motori di ricerca privilegiano contenuti testuali medio-lunghi, perché ritengono che essi forniscano informazioni sufficienti. Questo significa che, nel caso di un ecommerce, bisogna curare i testi delle schede prodotto, possibilmente evitando quelli generici e date dai produttori, perché compariranno anche su altri siti, svantaggiando il tuo (generando di fatto dei contenuti duplicati).
2. Assenza di recensioni
A proposito di contenuti testuali, le recensioni dei prodotti sono parte essenziale di un e-commerce: se i tuoi utenti hanno la possibilità di lasciare un feedback sui loro acquisti, chi consulta il tuo e-commerce potrà farsi un’idea più precisa sugli articoli in vendita, ricavando ulteriori informazioni e opinioni da chi ha già utilizzato l’articolo.
E se la tua preoccupazione sono le review negative, sappi che non sono un problema: secondo alcune ricerche, i prodotti con recensioni più “variegate” vengono acquistati con più frequenza rispetto ai prodotti da 5 stelle piene!
3. Mancanza di keyword non brandizzate
Questo è un dettaglio spesso dimenticato, ma essenziale in una buona ottimizzazione: usare solo keywords brandizzate non basta, anzi, rischia di penalizzarti. Cerca di immedesimarti nell’utente e anticipare le domande che potrebbe avere sui tuoi prodotti, formulando quindi le parole chiave come lo farebbe l’utente. A volte si tratta di keyword generiche, altre volte di keyword di nicchia che aiutano molto nell’indicizzazione del tuo e-commerce.
Come trovare le keyword giuste? Utilizza tools come SEOzoom per individuare parole chiave correlate alle ricerche dei tuoi utenti. Potresti scoprire che chi acquista online si pone quesiti a cui tu nemmeno avevi pensato.
4. Troppe keyword “commerciali”
Come già anticipato, è importante concentrarsi sulle ricerche orientate all’utente. In questo contesto, le informazioni di tipo economico sono sicuramente fondamentali ma non sono le uniche! Anzi, concentrarsi esclusivamente su questo tipo di contenuti può penalizzare il tuo e-commerce, perché per le keyword afferenti all’ambito monetario c’è tantissima competizione.
Quindi non trascurare queste keyword, ma concentrati anche su altri tipi di informazioni utili all’utente: consulta blog e forum che parlano della tipologia di prodotti che vendi, e osserva quali sono le domande più frequenti. Anche in questo caso, i tool per la SEO sono di grande aiuto.
5. Aggiornamento del design del sito
Hai capito bene! Se da un lato rinnovare il look del tuo ecommerce è di grande aiuto per migliorarne estetica e user experience, farlo senza pensare alle conseguenze in termini di indicizzazione è molto pericoloso. Rischi di perdere tutti i progressi che hai fatto nel corso degli anni, perché potresti generare pagine duplicate, compromettere link o generare errori 404 – quindi perdere autorità online.
6. Cattiva migrazione tra piattaforme
Se gestisci un e-commerce, probabilmente ti appoggerai a piattaforme di terze parti. A volte potresti trovarti a dover trasferire l’e-commerce su un’altra piattaforma, magari per ottenere nuove funzionalità o per ingrandire la tua attività.
La nuova piattaforma, infatti, potrebbe per esempio essere gestita in un linguaggio diverso da quello della tua piattaforma attuale, causando problemi ai crawler dei motori di ricerca e quindi compromettendo il tuo ranking online.
7. Scarsa ottimizzazione con le keyword efficaci
Cavalca l’onda del successo! Se durante un’analisi delle tue performance ti accorgi che una pagina del tuo sito ha successo, individua le parole chiave di quella pagina e sfruttale anche altrove: utilizzale in altri contenuti e titoli, e costruirci attorno una strategia di link earning. Tutto ciò, però, nel rispetto della coerenza dei contenuti, che devono essere pertinenti e rilevanti ai prodotti che vendi.