Hai perfezionato la tua strategia marketing e l’hai applicata al tuo business… E ora? E ora ti scopriamo quali sono principali KPI nel mondo del Content Marketing e perché ti aiuteranno.
Key Performance Indicator
Occorre verificare i risultati! Il modo migliore per farlo è servirsi dei KPI (Key Performance Indicator), parametri ben precisi da monitorare per verificare la qualità di una strategia marketing. I KPI sono tantissimi, e dipendono molto dall’ambito che si prende in considerazione, ma ce ne sono di generici che possono essere applicati a ogni ramo del content marketing. Vediamo quali sono.
Visualizzazioni, commenti, condivisioni
Questi tre parametri valgono non solo per la tua strategia social (Facebook, Instagram, Twitter), ma anche per ogni altro contenuto online, come blog e video YouTube. Quanti utenti, nuovi e vecchi, visitano la tua pagina web o guardano il tuo video, lasciano un commento e/o condividono i tuoi contenuti con gli amici. Questi KPI sono molto validi per darti una panoramica sull’opinione generale su ciò che crei.
Attenzione: nel caso di YouTube, oltre alle visualizzazioni in sé, conta anche il tempo di permanenza, ovvero quanti minuti di video vengono visualizzati.
Newsletter aperte
Le newsletter sono un universo a parte, e come tale prevedono numerosi KPI da monitorare. Tra i più importanti, però, c’è sicuramente il numero di newsletter aperte dagli utenti che le ricevono. Se mandi 100 mail, ma di queste solo 2 vengono aperte, forse è il caso di modificare qualcosa del tuo contenuto, ad esempio rendere il titolo più accattivante.
Link in entrata
Contenuti di buona qualità possono richiamare un certo numero di link in entrata diretti al tuo sito o a una sua pagina specifica. La quantità e la qualità (in particolare l’autorevolezza del sito che rimanda al tuo) possono essere ottimi indicatori delle tue performance. Se gestisci un blog di tecnologia e Salvatore Aranzulla consiglia un tuo articolo, sei certamente sulla buona strada!
Traffico sul sito
“Traffico” è una parola un po’ generica per descrivere numero e tipologia di utenti che usufruiscono dei tuoi contenuti online. Anche in questo caso esistono diversi parametri possibili da monitorare, eccone alcuni:
- il numero di nuovi visitatori che giungono al tuo sito;
- il tempo di permanenza sul sito e, conseguentemente, il bounce rate (ovvero quanti utenti visualizzano la pagina solo per pochi secondi);
- la pagina più visitata;
Numero di iscrizioni e disiscrizioni
Se al tuo sito web hai affiancata una newsletter, oppure un canale YouTube, un parametro essenziale e molto significativo è il numero delle iscrizioni. Se produci contenuti di qualità e con una buona frequenza, sarai in grado di attirare più iscritti. Ma attenzione: anche il numero di disiscritti è altrettanto significativo! Se è molto alto, dovrai rivedere qualcosa nella tua strategia marketing: che cosa non funziona? Cosa devi migliorare? Forse agli utenti non interessano più i tuoi contenuti, oppure la frequenza con cui invii mail risulta un po’ insistente.
Tasso di conversione
Probabilmente è il KPI per eccellenza, ovvero l’obiettivo principale per buona parte delle attività marketing. Perché includerlo quindi in una lista di KPI generici?
Perché molti commettono l’errore di concentrarsi solo sul tasso di conversione, trascurando l’importanza di altri numerosi KPI che, seppur apparentemente meno rilevanti, entrano altrettanto in gioco quando si tratta di creare conversioni.
Se hai una landing page poco accattivante e gli utenti ci si soffermano solo pochi secondi, come speri di riuscire a farli acquistare un tuo prodotto? Ecco che parametri come il tempo di permanenza sulla pagina risultano essenziali per capire cosa non funziona e cosa devi migliorare.
I KPI per una strategia marketing efficace sono vari e molto diversi, ma questa carrellata racchiude quelli più importanti, che a prescindere dalla tua attività, fanno sicuramente al caso tuo. Buon lavoro!