Un blog aziendale può rivelarsi uno strumento molto utile per un e-commerce: questo principio vale in modo particolare per le realtà emergenti, ma anche per i brand che hanno già alle spalle importanti risultati di vendita e una lunga esperienza nel loro settore di riferimento.
La presenza di un blog aziendale rappresenta un elemento chiave in una strategia di content marketing aziendale perché permette ad un’azienda di far conoscere i suoi prodotti e servizi con approfondimenti ad hoc, integrando dettagli e curiosità specifiche relativi ad essi. La pagina dello shop online dove i potenziali clienti possono effettuare l’acquisto, di norma, contiene una quantità di informazioni limitate: in questo senso, il blog aziendale va a colmare alcune lacune, comunicando agli utenti quello che eventualmente manca nell’e-shop. Un blog aziendale è dunque utile soprattutto in un’ottica di crescita per chi sta iniziando a farsi conoscere.
La presenza di informazioni aggiuntive, in ogni caso, non è l’unico motivo per cui può valere la pena aprire un blog aziendale. Scopriamo insieme tutti gli altri vantaggi.
Perché aprire un blog aziendale per il proprio e-commerce
Grazie ad un blog aziendale, dicevamo, è possibile integrare le informazioni già presenti sull’e-commerce permettendo agli utenti di farsi un’idea più completa del prodotto o del servizio di cui usufruiranno. Ma esistono anche molti altri vantaggi.
Risulta dunque necessario aprire un blog aziendale quando si vogliono raggiungere i seguenti obiettivi:
1. Strutturare la brand identity
Un’azienda non è fatta solo di prodotti o servizi in vendita, ma è anche una realtà con un’identità e dei valori ben precisi. La presenza di un blog servirà dunque a legare il nome del vostro marchio ad un immaginario specifico, che dovrà essere in linea con le aspettative del vostro target.
2. Valorizzare le proprie community
In un mondo sempre più social, risulta evidente il ruolo che gioca la creazione di una comunità vera e propria, cioè un gruppo di persone fedeli che gravita intorno alla vostra azienda. Gli individui non vogliono più essere soggetti passivi che si limitano a comprare prodotti, ma sono spesso alla ricerca di un’interazione concreta con la realtà aziendale. Includere la possibilità di inserire commenti all’interno di un post del vostro blog (o a un post sui vostri profili social) può dunque essere una scelta azzeccata: tramite questo strumento, i vostri clienti attuali e potenziali potranno darvi il loro feedback, sentendosi così maggiormente coinvolti in una vera e propria conversazione con il vostro brand.
3. Sviluppare un servizio clienti originale
Attraverso uno o più post all’interno del vostro blog, potrete rispondere in maniera puntuale a molte delle domande del vostro pubblico.
Alcuni dubbi piuttosto comuni si possono risolvere in modo semplice, tramite una spiegazione chiara e immediatamente reperibile da parte dell’utente. Per esempio, può rivelarsi molto utile la creazione di un articolo relativo ai metodi di pagamento sul vostro e-commerce o sulle modalità di reso: di norma, questi sono i problemi più comuni che i clienti online devono affrontare.
In tal modo, il vostro pubblico non si troverà necessariamente costretto a contattare il vostro customer service, perdendo ulteriore tempo. La risposta sarà, insomma, già a disposizione.
4. Migliorare la SEO
Per una qualunque realtà che opera online, l’ottimizzazione sui motori di ricerca (o SEO) è cruciale. Se un’azienda non appare nei risultati di ricerca di Google è come se non esistesse. Ecco perché un blog aziendale è così importante: la creazione di articoli con parole chiave legate alla nostra attività ci permetterà di essere meglio indicizzati, apparendo il più in alto possibile nei risultati di ricerca. Questo obiettivo potrebbe essere irraggiungibile senza un blog aziendale.
Quali sono i contro per l’apertura di un blog aziendale per il proprio e-commerce?
Ad ogni modo, chi ha intenzione di fondare un blog per il proprio business deve essere consapevole dell’investimento di tempo e risorse ad esso collegato.
Non basta, infatti, pubblicare un articolo ogni tanto, senza un piano editoriale ben preciso. Questo perché Google a livello SEO premia sia chi è preciso, sia chi è costante nel lavoro su un determinato tipo di keyword.
Chi fonda un blog aziendale, inoltre, deve sapere che sarà necessario molto tempo prima di ottenere i primi risultati. Google ha infatti bisogno di qualche mese prima di indicizzare correttamente un sito e, di conseguenza, di regalare a un blog le prime visite. All’inizio, gli accessi al blog saranno piuttosto bassi, ma è normale che sia così. La pazienza, si dice, è la virtù dei forti.
Infine, è necessario impegnarsi per ricercare blogger in grado di scrivere articoli precisi, interessanti ma anche strutturati in ottica SEO. Una parte del budget aziendale dovrà quindi essere investito in professionisti del settore (giornalisti, copywriter eccetera) anche se in alcuni casi potrebbe risultare molto utile e vantaggioso affidarsi anche all’Intelligenza Artificiale.
Alla luce di quanto detto finora, un blog aziendale risulterebbe inutile solo se l’azienda fosse esclusivamente alla ricerca di risultati immediati e non fosse disposta a investire del denaro.
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