Lavorare da casa e percepire uno stipendio adeguato? Non è più un sogno ma una realtà affermata che corrisponde al nome di smartworking. Viene chiamato anche lavoro agile e consente ad impiegati di svolgere da casa, o da qualsiasi altro luogo, tutte le mansioni tipiche dell’ufficio.
Il lavoro da remoto più che una semplice opportunità sta diventando una nuova filosofia impossibile da ignorare. Le piccole, medie e grandi aziende inizialmente erano piuttosto scettiche, poiché temevano che i dipendenti da casa ne avrebbero approfittato per oziare e percepire comunque lo stipendio. Uno studio, che analizzeremo successivamente, ha invece evidenziato che il lavoro da casa aumenta notevolmente la produttività di un’azienda e rende felici i lavoratori.
Come nasce lo smartworking?
Lo smartworking paradossalmente nasce dalla crisi degli ultimi anni che ha aumentato notevolmente il tasso di disoccupazione. Nelle ricerche dei disoccupati fioccavano determinate parole chiave come “lavoretto da casa”, “cerco lavoretto”, “lavoretto da fare a casa”, “lavoretto serio” ecc. In pratica bisognava inventarsi un lavoro per sbarcare il lunario. Diverse idee lavoro si sono rivelate vincenti come dimostra il boom di youtuber, fashion blogger, gamer ecc. che appunto lavoravano da casa. Il fenomeno lentamente ha interessato anche le aziende, che hanno iniziato a svolgere delle ricerche sui lavori online. Ebbene, gli studi hanno evidenziato che lavorare online aumenta la produttività ed apporta notevoli benefici sia all’azienda stessa sia agli stessi lavoratori.
Il caso dell’azienda cinese Ctrip
Nicholas Bloom, professore di economia presso la Stanford University e grande sostenitore del lavoro online, ha condotto un esperimento in collaborazione con la Ctrip, la più grande agenzia di viaggi in Cina. La società aveva intenzione di espandersi aprendo nuovi uffici, ma in Cina le proprietà immobiliari hanno dei prezzi elevatissimi. Bloom ha quindi proposto l’idea dello smartworking suddividendo un team in 2 gruppi. Gli orari lavorativi erano gli stessi per entrambe le squadre e l’unica differenza era rappresentata dal posto di lavoro: un gruppo doveva lavorare in ufficio, mentre l’altro da casa. Ebbene i risultati hanno sorpreso la stessa azienda: i dipendenti che hanno svolto i lavori da casa hanno fatto registrare un aumento della produttività pari al 13% rispetto a quelli che hanno lavorato in ufficio. Bloom sostiene che il lavoro in ufficio è stato un cambiamento dettato dalla Rivoluzione industriale, ricordando che in realtà già prima dell’800 molte persone lavoravano proprio da casa. Le cose cambiano e si evolvono col tempo ed in alcuni casi regressione, o meglio ritorno al passato, può addirittura significare progresso.
Quali sono i vantaggi dello smartworking?
Lavorare da casa apporta numerosi vantaggi, alcuni dei quali non sono immediatamente visibili, capaci di migliorare notevolmente la produttività e la concentrazione del lavoratore.
Innanzitutto sono garantiti dei vantaggi di tipo logistico. Un lavoratore per recarsi in ufficio impiega mediamente tra i 30 ed i 40 minuti considerando il tempo di lavarsi, vestirsi, percorrere il tragitto necessario ecc. In questa fase sono diversi gli imprevisti che possono verificarsi come il traffico, la pioggia battente, il malfunzionamento dell’auto, lo sciopero dei mezzi di trasporto ecc. Tutto ciò si traduce in un ritardo che deve essere successivamente recuperato ed in aumento dello stress. Tutti questi problemi non esistono per chi ha lavori da fare a casa, anzi è possibile tranquillamente mettersi al computer in pigiama dopo una comoda colazione.
Non sempre in ufficio è facile il rapporto con i propri colleghi, né tanto meno col proprio capo. Imparando come lavorare da casa invece è possibile organizzarsi autonomamente il proprio lavoro, seguendo i propri ritmi ed i propri schemi. Questa situazione fa rilassare il lavoratore, che lavora a suo agio e senza stress aumentando quindi la produttività.
Lavorare e guadagnare da casa ha un impatto estremamente positivo anche a livello sociale e familiare. I lavoratori hanno infatti l’opportunità di stare a maggiore contatto con la propria famiglia ed in modo particolare con i propri figli. Tutto ciò migliora il benessere familiare e permette al lavoratore anche di avere più tempo per se stesso. Inoltre è possibile cucinare e mangiare a casa, risparmiando sul budget familiare e nutrendosi in maniera più sana e naturale.
Un altro aspetto da non sottovalutare è il ridotto impatto ambientale. Più lavoratori a casa significa infatti molte meno auto in circolazione, quindi meno traffico e meno emissioni di CO2 per un’aria più sana e respirabile.
Lavorare da casa: siamo pronti per questo passaggio epocale?
Lo smartworking potrebbe rappresentare una nuova rivoluzione a livello lavorativo, ma siamo pronti a questo passaggio epocale? Molte aziende si dimostrano sicuramente più aperte rispetto a prima, anche se continuano a guardare allo smartworking con un pizzico di diffidenza. Lavorare da casa inoltre potrebbe non essere un beneficio per tutti. Alcuni lavoratori infatti si sentono più a loro agio in ufficio, dove possono imporre la loro leadership e trarre energia dal fatto di essere al centro dell’attenzione. Altri invece preferiscono il contatto umano e si trovano meglio a lavorare in team. Lo smartworking deve essere quindi applicato nel modo giusto e soprattutto alle persone giuste per assicurare il massimo vantaggio in termini di produttività e benessere dei lavoratori.