Si dice che “Non esiste nascondiglio migliore della seconda pagina dei risultati di ricerca su Google”. Questo detto, molto popolare fra i nerd più incalliti del web, ha però un fondo di verità. Chiunque gestisca un business online e sia proprietario di un sito (poco importa quale sia il settore di riferimento) deve puntare il più possibile sulla SEO (acronimo per “Search Engine Optimization”) per assicurarsi che i propri prodotti e servizi vengano visualizzati il più in alto possibile nei risultati di ricerca di Google.
Apparire tra i primi risultati di Google (o di qualsiasi altro motore di ricerca) garantisce ad un business un enorme vantaggio commerciale: un sito web correttamente indicizzato attirerà infatti un elevato numero di utenti che visiteranno il sito e decideranno se acquistare o meno i prodotti/servizi offerti.. Se volete quindi che il vostro sito raggiunga questo tipo di ranking sappiate che sarà necessario un lavoro molto preciso e approfondito.
Se siete dei neofiti assoluti per quanto riguarda la SEO, qui sotto trovate una serie di semplici informazioni che faranno al caso vostro.
Che cos’è la SEO
Ottieni con un solo click:
- Contenuti accattivanti che attirano l’attenzione del pubblico
- Creatività all’ennesima potenza per contenuti che emozionano
- Testi aggiornati sulle ultime tendenze per scalare le ricerche online.
Questo acronimo, dicevamo, si riferisce all’ottimizzazione sui motori di ricerca, ovvero quell’insieme di best practices che permettono a Google di mappare il vostro sito e di posizionarlo il più in alto possibile nella prima pagina dei suoi risultati di ricerca.
L’ottimizzazione, in linea generale, passa per 5 elementi di base: la ricerca delle keyword, i permalink, l’ottimizzazione del contenuto della pagina, la divisione dei paragrafi e sottotitoli e i link interni.
Gli elementi della SEO, spiegati in modo semplice
Risulta necessario partire dal presupposto che i siti con la SEO migliore sono quelli che Google riconosce come i più utili agli utenti che sono alla ricerca di un determinato tipo di informazione. Tanto più il sito sarà curato, approfondito, specializzato su un determinato argomento, tanto più Google lo premierà, facendolo salire nei risultati di ricerca.
Google analizza prima di tutto le parole chiave presenti sul vostro sito, o keyword, che permettono di identificare immediatamente l’argomento di cui tratta il vostro business. Ogni pagina presenta una keyword principale e può includere anche keyword secondarie o correlate. La parola chiave deve essere presente nello slug del vostro sito (ovvero la parte finale dell’url) e quindi nel cosiddetto permalink, che è un URL composto dal nome del dominio del sito e dallo slug stesso.
La parola chiave, inoltre, deve essere inclusa nel titolo SEO (quello che gli utenti visualizzano su Google) e nella meta description, che in sintesi è una breve descrizione del contenuto della vostra pagina (da compilare rispettando il limite massimo di 160 caratteri).
Anche il contenuto della pagina, ovviamente, contribuisce a migliorare la SEO di un sito. Immaginiamo, ad esempio, un quotidiano online: per riuscire a posizionarsi il più in alto possibile nei risultati di ricerca di Google, l’articolo scritto da un/una giornalista dovrebbe rispettare i seguenti criteri:
- Un minimo di 300 parole
- La divisione in paragrafi, separati dai cosiddetti “Titoli H2”
- La keyword dovrebbe apparire già nel primo paragrafo
- Un utilizzo della keyword sensato: la parola chiave dovrebbe ripetersi più volte all’interno del corpo del testo, senza però esagerare
- Almeno un link interno
Google è, da questo punto di vista, piuttosto meritocratico. Lo scopo della SEO è quello di posizionare il più in alto possibile i siti considerati utili per gli utenti, e non solo quelli più approfonditi ma anche quelli di più facile lettura. La divisione in paragrafi (rispetto ad un unico blocco di testo) rende per esempio la lettura più scorrevole; la presenza di link interni che rimandano a un argomento simile segnala a Google che il nostro sito è autorevole.
Esistono anche altri elementi che contribuiscono a migliorare la SEO di un sito, come per esempio la velocità del caricamento di pagina o la qualità della cosiddetta sitemap. La loro gestione, in ogni caso, è più complessa e di norma richiede l’intervento di tecnici e webmaster esperti in materia.
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