Una certezza matematica riguardo a Google è che alla piattaforma piace cambiare (proprio come le celebri scale di Hogwarts in Harry Potter!). Il motore di ricerca per eccellenza, sul quale si basano gran parte dei ragionamenti che facciamo sulla SEO, è infatti in continuo aggiornamento. Quelli dell’algoritmo di Google sono cambiamenti spesso improvvisi e repentini: si tratta di modifiche che puntualmente lasciano i gestori dei siti senza parole e privi degli strumenti per comprendere cosa sia effettivamente accaduto.
Se il Google Update ti ha penalizzato, in ogni caso, non disperare: esistono alcuni trucchi del mestiere che ti permetteranno di risolvere i problemi di posizionamento del tuo sito o, perlomeno, di limitare i danni. Ecco tutto quello che devi sapere.
L’ultimo aggiornamento di Google: il May 2022 Core Update
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Google, dicevamo, si aggiorna con una certa frequenza. L’ultimo update in ordine di tempo risale al mese di maggio 2022, quando il motore di ricerca ha deciso di cambiare ulteriormente il proprio algoritmo andando così necessariamente a modificare il ranking dei siti al suo interno.
Nel comunicato ufficiale relativo all’aggiornamento, Google aveva specificato che gli utenti avrebbero potuto notare cali o miglioramenti delle prestazioni dei loro siti ma che, in ogni caso, non necessariamente questo li avrebbe obbligati a interventi di sorta. Nel caso fossero emersi dei cali delle prestazioni, infatti, questo non sarebbe stato per forza un segnale che all’interno dei siti ci fosse “qualcosa di sbagliato”.
Gli aggiornamenti, al contrario, servono spesso anche per migliorare il posizionamento di pagine che meritano ben altri risultati.
Google ha precisato, inoltre, che non esiste alcun aspetto di un aggiornamento principale che sia mirato a pagine o siti specifici: le modifiche riguardano piuttosto il modo in cui i suoi sistemi valutano i contenuti nel complesso.
Vale la pena, a questo punto, soffermarsi sul fatto che le modifiche di Google sono un evento ineluttabile, che avrà necessariamente un’influenza sul posizionamento delle pagine web. In questo scenario potresti così assistere ad un aumento improvviso di traffico sul tuo sito o, nei casi peggiori, ad un crollo degli accessi. Ma non ti preoccupare! Esistono infatti delle buone pratiche e degli strumenti sempre validi per evitare il disastro.
Il ruolo di Search Console
Uno strumento preziosissimo per aiutare qualunque webmaster alla deriva è Google Search Console: si tratta di una piattaforma che aiuta a evidenziare gli errori interni al tuo sito che possono compromettere la SEO.
Per esempio, Search Console può segnalare e risolvere problemi relativi ad AMP, all’usabilità su dispositivi mobili e altre funzionalità di ricerca, oppure può effettuare una scansione del sito per verificare se Google lo visualizza in modo corretto. Search Console può inoltre risolvere problemi di indicizzazione e richiedere una nuova indicizzazione dei contenuti più recenti o più aggiornati.
Abbi pazienza e non andare nel panico
Come qui sopra indicato, Google ha sempre tenuto a specificare che non c’è nulla di sbagliato nelle pagine web che potrebbero performare meno bene dopo un core update.
A volte, il cambiamento di algoritmo “sballa” i risultati di Analytics solo per qualche ora o per pochi giorni: mai come in questo caso, dunque, vale la pena ricordare che la pazienza è la virtù dei forti. L’importante è non farsi prendere dal panico e, soprattutto, non effettuare modifiche sconsiderate all’interno del sito: è una scelta che potrebbe vanificare anni di duro lavoro di SEO!
Prevenire è meglio che curare
Trattandosi di cambiamenti repentini, utili a migliorare le ricerche sul web da parte degli utenti, risulta impossibile trovare una vera e propria formula magica che ci aiuti a prevedere la tempesta in arrivo.
Ad ogni modo, è sempre importante continuare ad applicare le classiche regole legate alla SEO: le aziende che vantano un ottimo posizionamento su Google sono quelle che hanno investito il loro tempo nel link building, nell’ottimizzazione per i dispositivi mobile, nelle parole chiave e, soprattutto, nell’originalità e nella qualità dei contenuti. Google premierà sempre i siti che considera autorevoli, approfonditi e affidabili rispetto a determinate keyword. Il lavoro SEO, dunque, è un lavoro che va fatto a prescindere da eventuali aggiornamenti, costruendo giorno dopo giorno credibilità con nuovi articoli (o pagine) interessanti e precisi.
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