Ci sono almeno due ottimi motivi per cui potreste voler scegliere un tool per monitorare le performance del vostro sito che sia alternativo a Google Analytics.
Il primo: la piattaforma di proprietà di Google (e lo sanno molto bene quelli che ci lavorano ogni giorno) è fin troppo spesso vittima di bug e problemi di varia natura che ci impediscono di avere un quadro concreto della situazione, soprattutto se per quanto riguarda il numero dei visitatori in tempo reale. Il secondo motivo è ancora più importante: in Italia Google Analytics sarà presto solo un vago ricordo, visto che, in base ad una recentissima sentenza del Garante della Privacy, la piattaforma viola il GDPR, ovvero la normativa che tutela i dati degli utenti.
Trovare un altro strumento in questo momento storico sarà per voi più che una possibilità un vero e proprio obbligo. Ecco dunque qualche consiglio sulle migliori alternative a Google Analytics a vostra disposizione.
Visitor Analytics
La piattaforma tedesca è un servizio di analytics web libero da cookie che vi permetterà di tracciare in maniera accurata tutte le azioni completate sul vostro sito dagli utenti tramite utili mappe di calore. Con questo strumento avrete la possibilità di conoscere persino il modo in cui ogni singolo utente scrolla la vostra pagina o muove il cursore del mouse per navigare al suo interno.
Questa piattaforma vi offre anche la possibilità di proporre semplici sondaggi e ricerche ai vostri utenti che vi permetteranno di ricevere feedback sui quali riflettere per migliorare la user-experience del vostro sito.
Fusedeck
Il servizio vi assicura un tracciamento delle attività degli utenti particolarmente preciso e dettagliato. Fusedeck può risultare molto utile se volete per esempio monitorare quanto a lungo l’utente è stato attivo sul vostro sito e quanto tempo ha passato in una determinata area specifica. Questo servizio può essere utilizzato con o senza cookies.
Plausible
Questo tool analitico è senza cookie e particolarmente “leggero”, nel senso che non appesantisce e rallenta eccessivamente il vostro sito.
Si tratta di un software open source che mette a disposizione anche l’opzione “self-hosted”, e può dunque essere utilizzato in forma totalmente privata.
Matomo
Fondato da un’azienda neozelandese, è di fatto il tool più utilizzato dalla maggior parte dei siti dopo Google Analytics.
Rispetto allo strumento di Google, questo tool vi assicura maggiore sicurezza in materia di protezione dei dati, in quanto essi (se necessario) possono essere salvati sui vostri server.
In generale l’utilizzo di Matomo è molto simile a quello di Google Analytics e può dunque essere un suo semplice e intuitivo sostituto. Quello che manca, rispetto alla piattaforma di Google, è la possibilità di importare i propri report.
econda
Nel caso il vostro sito fosse un e-commerce questa può essere l’opzione adatta a voi. Il tool offre un’analisi ad hoc per tutti gli shop online che puntano non solo a monitorare traffico ma anche vendite e conversioni da parte degli utenti.
Ad oggi, stando a quanto riportato da Digital Guide IONOS (e secondo quando dichiarato dal fondatore dell’azienda), econda è la soluzione più utilizzata e apprezzata dai 100 più importanti rivenditori online.
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