La strategia SEO di un sito deve svilupparsi di pari passo con l’aggiornamento del temuto algoritmo di Google, che è visto sia come una benedizione che come una maledizione per chiunque sia coinvolto nella creazione di contenuti online.
L’azienda di Mountain View, tuttavia, non cambia regolarmente il suo algoritmo solo per farci un dispetto (anche se a volte è così frustrante che può sembrare davvero così!). Al contrario, Google (e in generale tutti i motori di ricerca) si adatta ai cambiamenti linguistici in atto e alle abitudini degli utenti che lo visitano ogni giorno.
Per poter stare al passo con i tempi e non farsi cogliere impreparati dal prossimo cambiamento dell’algoritmo di Google, oggi dobbiamo essere pronti a cambiare la nostra strategia di creazione di contenuti, e dobbiamo essere consapevoli che per i prossimi anni sarà necessario creare articoli, post e approfondimenti in grado di essere gestiti dall’intelligenza artificiale.
La chiave è il contenuto di valore
L’intelligenza artificiale e i suoi algoritmi “ragionano” allo stesso modo della mente umana, valutando e dando valore a un determinato testo in base a una serie di criteri specifici. Più il contenuto è informativo, ben scritto, scorrevole e interessante, più l’algoritmo lo premierà, assegnandogli una posizione migliore nei motori di ricerca.
Scrivere in ottica SEO oggi non significa più solo accostare le parole in modo sensato, ma inserire questi termini all’interno della struttura di una frase grammaticalmente corretta che a sua volta si collega alle altre: in questo modo si crea un “contesto” per ogni singolo elemento linguistico.
Il testo deve quindi contenere un preciso equilibrio tra gli elementi, che deve avere senso non solo rispetto a se stesso, ma soprattutto rispetto al resto della frase o del paragrafo, o addirittura rispetto all’intero articolo.
Le parole chiave non bastano più
Alla luce di quanto detto finora, è chiaro che ormai non basta più “fare i compiti” prima di scrivere contenuti online. Non è possibile limitarsi a inserire le parole chiave associate all’argomento del pezzo, ma è necessario costruire nuove strutture, nuovi concetti, e renderli il più possibile originali.
L’obiettivo finale, in teoria, dovrebbe essere quello di anticipare le esigenze dell’utente ancor prima che digiti le parole chiave su Google. Ciò che gli utenti cercano più spesso sui motori di ricerca sono solitamente definizioni e soluzioni a problemi: strutturare i testi da questo punto di vista potrebbe essere un ottimo punto di partenza.
Inoltre, l’inserimento di metadati (informazioni aggiuntive utili per la memorizzazione e il recupero del testo nel tempo, come ad esempio l’autore) nell’articolo è molto importante, ma lo è anche la link building, con particolare attenzione all’uso di quegli importantissimi link interni al sito.
Intelligenza artificiale
Per quanto riguarda la SEO, il 2023 sarà un anno cruciale anche per il ruolo dell’intelligenza artificiale nella creazione di contenuti. Gli strumenti automatizzati saranno sempre più utilizzati dalle aziende e saranno sempre più precisi. Si tratta di una vera e propria rivoluzione per il mondo del copywriting e del giornalismo, ma questo non deve spaventare chi lavora in questo settore.
Contents.com, ad esempio, è un’azienda che utilizza l’intelligenza artificiale integrandola con la creatività umana, ancora oggi fondamentale per la creazione di contenuti di qualità.
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