L’ottimizzazione per i motori di ricerca (non solo su Google ma anche su altri motori di ricerca, ad es. Bing), è una disciplina molto fruttuosa ma anche complessa. Sebbene sia a tutti gli effetti una branca del Web Marketing, richiede competenze tecniche e analitiche così approfondite da essere spesso trattata come una scienza a sé stante.
Sappiamo anche che i benefici di un’attività SEO sono apprezzabili a lungo termine e non immediatamente, come nel caso del SEM.
SEO marketing: significato e definizione
SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization, che consiste nella pratica di aumentare in quantità e qualità il traffico del tuo sito web attraverso i risultati organici dei motori di ricerca. Seo studia come funzionano le ricerche, gli algoritmi, i comportamenti degli utenti, quali sono le keywords più usate.
La comprensione di questa scienza può offrire ottimi spunti per nuove idee da sfruttare in una strategia di Content Marketing di successo, per formulare ipotesi sulle tendenze future del mercato o per raggiungere efficacemente il target di riferimento.
Se sei un piccolo imprenditore o un professionista e ti occupi personalmente delle attività di marketing per la tua attività, questi segreti possono dare una marcia in più alla tua presenza online, al tuo brand e, in definitiva, alla tua attività.
Ad esempio, esiste una correlazione tra la lunghezza del contenuto e il posizionamento sui motori di ricerca, la stessa che si riflette anche nelle condivisioni social. Lunghezza e posizionamento: un contenuto più lungo ispira più fiducia ed è quindi più autorevole.
La vera chiave sta nella corretta strategia di Inbound Marketing.
Le migliori strategie SEO
Il punto di partenza è la consapevolezza del consumatore di avere un bisogno; per soddisfare questa esigenza ci saranno un numero X di possibili soluzioni. La persona prenderà quindi in considerazione le diverse opzioni e valuterà i vari aspetti, non ultimo il rapporto tra costi e benefici. Infine, prenderà una decisione e procederà all’acquisto della soluzione scelta nel modo che preferisce.
Il Buyer’s Journey ti offre una visione preziosa del tuo cliente potenziale, è infatti necessario per strutturare adeguatamente la strategia. Tieni presente che non sempre l’esigenza precede la conoscenza di un prodotto infatti a volte è il prodotto stesso a suscitare nell’utilizzatore un’esigenza che non non sapeva nemmeno di avere. Questo concetto è strettamente legato a quello di keywords.
Scoprirai che le diverse parole chiave ti serviranno per creare traffico organico nel tuo sito una volta inserite al suo interno: creando contenuti sul tuo sito per ognuna di queste parole chiave puoi anche intercettare gli utenti in diverse fasi del Buyer’s Journey.
Ad esempio una parola chiave seguita dall’indicazione della città, come “addolcitori Verona” suggerisce che l’utente è già orientato all’acquisto e quindi alla ricerca di punti vendita nella sua zona di residenza. A questo punto puoi creare contenuti ottimizzati per queste parole chiave e raggiungere così gli utenti interessati al tuo prodotto specifico che utilizzano i motori di ricerca per prepararsi agli acquisti.
Tramite le long tail keywords è inoltre possibile scoprire i desideri del consumatore. Quando parliamo di parole chiave long tail parliamo solo di quelle composte da 3 o più termini (per questo si chiamano “coda lunga“) e che descrivono in modo molto specifico l’oggetto della ricerca.
Pensiamo ad una ricerca quale “vendita online calzini donna” La ricerca di “calzini” potrebbe anche provenire da un utente che cerca semplicemente immagini; ma chi cerca “vendita online calzini donna” cerca proprio un e-commerce da cui acquistare. Supponiamo che tu voglia aprire una nuovo store online che venda cappotti, cosa dovrai fare? Dopo aver creato un elenco di parole chiave, potresti anche approfondire alcuni aspetti specifici per indirizzare ancora meglio la tua produzione e campagna. Ad esempio, potresti controllare quali sono i colori più ricercati e regolarti di conseguenza.
Con Google è diventato più facile prevedere i trend di mercato attraverso lo studio degli algoritmi. Per un SEO questa analisi degli indicatori offerti da Google è uno step fondamentale da fare. Per gli specialisti, seguire gli aggiornamenti degli algoritmi di Google è una questione di sopravvivenza: anche un singolo cambiamento nell’algoritmo può portare a un improvviso sconvolgimento del ranking e della strategia SEO. Basta considerare, ad es., le misure di Google per premiare i siti ottimizzati per i dispositivi mobili nei risultati di ricerca e penalizzare quelli con un layout che non risponde. Questa mossa ha colto di sorpresa alcuni professionisti del marketing e li ha costretti a correre ai ripari, coniando il termine Google Mobilegeddon per l’occasione.
D’altra parte, coloro che hanno visto questo aggiornamento quando era ancora abbastanza lontano all’orizzonte hanno avuto il tempo di prepararsi per se stessi e per i propri clienti. Non è stato difficile per loro prevedere che Google avrebbe attribuito rilevanza all’aspetto mobile-friendly degli utenti nell’attribuzione del ranking; di conseguenza, hanno effettuato gli opportuni adattamenti sui propri siti e su quelli dei clienti molto prima che si verificasse il rischio di penalizzazione.
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