Analizzare il comportamento del consumatore online è il primo passo per capire come strutturare la nostra offerta al cliente. Oppure come rimodularla e attraverso quali modifiche a sito e landing page.
Questo principio vale sia per un e-commerce che per un sito di altro tipo: vedere quali sono le pagine più lette, quelle che convertono, è fondamentale per proseguire con la propria strategia.
Ma come fare per analizzare il comportamento del consumatore online? Vediamolo subito.
Comportamento del consumatore online: l’analisi
Quando si parla di comportamento del consumatore online, il primo passo da compiere è quello di studiare gli analytics del sito.
Si possono sfruttare gli insights del nostro sito per una visione d’insieme, ma per addentrarsi più nel dettaglio, occorre ricorrere ad appositi programmi. In questo modo, avremo accesso a una serie di informazioni fondamentali: potremo scoprire la provenienza dei visitatori, l’età, i dispositivi da cui si sono connessi, le pagine su cui hanno proferito navigare, il tempo di permanenza, dove si è interrotta la loro navigazione.
Al di là del semplice dato però, esistono dei trend che non vanno trascurati, e da cui dipende il comportamento del consumatore online.
Non dimentichiamo inoltre che la pandemia da Covid19 ha cambiato non solo le nostre abitudini e la nostra quotidianità, ma anche il nostro modo di effettuare acquisti. Se fino a qualche anno fa acquistare online per molti era un’eccezione, ora è diventata la regola.
Per chiunque abbia un business online, questa particolare congiuntura è un momento da sfruttare in tutte le sue potenzialità.
Fase iniziale: posizionati nel modo giusto
Innanzitutto bisogna ricordare che il comportamento del consumatore segue una regola bene precisa: prima ci si informa sul prodotto (o servizio).
Ciò significa che l’utente, cioè il tuo potenziale cliente, prima di effettuare un acquisto o sceglierti, cercherà informazioni a riguardo. Questo è uno dei motivi per cui le informazioni devi fornirgliele tu: essere presenti online significa proprio dare all’utente ciò che cerca.
Il rischio? Semplice: non trovando risposta alle proprie domande, l’utente diventerà cliente di qualcun altro.
Perciò sii presente in più canali: il sito è fondamentale, ma devi sfruttare tutte le potenzialità del web. Social network, newsletter, comparatori di prezzi: fai in modo che quando l’utente ti cerca, possa trovarti con facilità.
Individua il tuo target
Se vuoi analizzare il comportamento del tuo consumatore online inoltre, non puoi prescindere dal chiederti: dov’è il mio target?
Se il tuo target è giovane, sicuramente lo troverai nei social: Instagram, TikTok, Twitch e YouTube. Se il target è un po’ meno giovane invece, molto probabilmente preferisce Facebook.
È importante inoltre favorire le conversazioni social perché, da sempre, sia online che offline, il consumatore si fida del consiglio dei suoi pari.
Un account business ti permette di accedere ai dati statistici, oltre a farti avere un feedback immediato da parte dei tuoi follower. Ma soprattutto: ricordati che, specie i giovani, sui social cercano anche le informazioni riguardo i prodotti.
Ecco allora cosa non devi mai dimenticare: il comportamento del consumatore online, se giovane, comincia dai social network.
Ma i più grandi? Anche loro, ma preferiscono passare per vie meno informali: i comparatori di prezzo ad esempio. Solitamente poi, chi cerca nei comparatori, effettua anche la transazione lì.
Per gli articoli informatici in particolare, vengono valutate varie opzioni: il classico Amazon, il sito del produttore, ma anche forum e blog di settore.
Informazioni chiare
Il motivo per cui il consumatore acquista online è la velocità. Il comportamento del consumatore online è guidato dall’immediatezza del processo: la possibilità di comprare l’oggetto (o il servizio) che ci serve con un solo click, in qualsiasi momento della giornata.
Inutile quindi specificare che se il tuo sito richiede troppi passaggi per arrivare all’acquisto, l’utente si spazientirà e mollerà tutto. Pensa ad eBay: non ti viene richiesta l’iscrizione per diventare cliente, puoi comprare ed iscriverti in seguito.
Oltre all’immediatezza, il consumatore online vuole anche pagare meno che in negozio: le tue indicazioni dovranno essere molto chiare riguardo reso e restituzioni. Se restituire un pacco diventa troppo impegnativo, il cliente preferirà acquistare altrove.
Infine, decidere di completare la transazione o no, può dipendere da un ultimo fattore: le spese di spedizione.
Il comportamento del consumatore online è prevedibile: se il costo gli risultano alto, si ferma. Ecco dunque spiegato perché molti preferiscono inserire la dicitura “senza spese di spedizione” inglobando direttamente la cifra nel costo del prodotto, oppure usandole come leva per lanciare una promozione. Il “senza spese di spedizione” infatti, spesso è un ottimo gancio per invogliare il cliente.
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